Domenica 17 aprile si festeggia la Santa Pasqua.
Dai confetti colorati agli Incappucciati della Penisola Sorrentina e dai Sepolcri alle 7 chiese di Napoli, la Campania è un trionfo di folklore.
Hsuites è al centro di queste due meravigliose realtà. Dovrai solo scegliere quale tradizione vivere…
Come in tante città d’Italia, anche nella nostra bellissima regione si vive con intensa dedizione e spiritualità una delle tradizioni più radicate e sentite dell’anno: la Settimana Santa! Ogni comune o frazione del nostro territorio ha usanze e rituali radicatesi nel corso dei secoli.
Tutto ha inizio con la Domenica delle Palme, momento in cui ripercorriamo l’ingresso di Gesù a Gerusalemme con la benedizione di rami di ulivo o con le nostre famose palme di confetti. I primi addobbati con fiori di carta crespa o piccoli “caciocavalli”; le seconde create in casa con confetti colorati e tanta fantasia.
La tradizione continua ma con le Processioni degli Incappucciati in Penisola Sorrentina e con il Rito dei Sepolcri nella città di Napoli.
- Le processioni di Pasqua a Sorrento risalgono al 1500 e sono ormai celebri in tutto il mondo. Sorrento si trasforma in un luogo magico e i visitatori si lasciano trasportare dall’emozionante e silenzioso buio delle notti di aprile.
La prima processione si svolge tra la notte di giovedì e venerdì e rappresentano l’uscita di Maria alla ricerca del figlio. Gli incappucciati sono vestiti di bianco, da qui il nome Processione Bianca.
Di Venerdì Santo si assiste alla Processione Nera del Cristo Morto, la processione che rievoca il ritrovamento da parte di Maria del Figlio morto in croce. Qui, invece, i partecipanti sono vestiti di nero e a rendere il tutto ancora più suggestivo è il trasporto del simulacro Settecentesco di Gesù, tra canti di Miserere e lacrime di commozione dei fedeli.


- A Napoli, invece, il Giovedì Santo c’è il rito dei Sepolcri e il giro delle 7 chiese (7, il numero perfetto).
I Sepolcri vengono visitati dai fedeli secondo il rito dello ‘struscio di via Toledo‘: la lenta visita agli altari collocati nelle chiese da via Dante a Piazza del Plebiscito con la Chiesa dello Spirito Santo, San Nicola alla Carità, San Liborio alla Pignasecca, Madonna delle Grazie, Santa Brigida, San Ferdinando di Palazzo e infine San Francesco di Paola. Questo percorso diveniva una sorta di accompagnamento a Gesù dalla cattura fino alla sua crocifissione. Davanti ad ogni altare bisogna recitare il Gloria, l’Ave Maria e il Padre nostro.
Non mancate di entrare a vedere il Sepolcro del Gesù Nuovo.



